A Ravenna i grandi consumatori di energia firmano per contribuire alla transizione energetica, accelerando la decarbonizzazione: è successo il 16 giugno a Ravenna, nell’ambito dell’evento promosso da OMC Med Energy, dove i principali player industriali delle aree di Ravenna e di Ferrara hanno sottoscritto l’accordo per un progetto Carbon Capture Use and Storage (CCUS) orientato alla massimizzazione delle sinergie tra le parti e con il territorio.
È la prima iniziativa del genere in Italia, e vede riunite Cabot, Herambiente, Marcegaglia, Polynt, Versalis Eni, Yara, con Eni e Snam partner tecnici, che lavoreranno insieme con l’obiettivo di attuare la decarbonizzazione nelle aree in cui operano singolarmente.
Il progetto CCUS potrebbe rappresentare la principale tecnologia e la soluzione più rapida ed efficiente per la riduzione delle emissioni dell’industria energivora. In particolare, nello scenario Net Zero Emissions della IEA, il CCUS abbatterebbe il 35% delle emissioni industriali mondiali al 2050.
I poli industriali di Ravenna e Ferrara condividono lo scopo e l’ambizione di sviluppare progetti efficaci per la riduzione delle emissioni attraverso l’utilizzo di questo strumento. Si tratterà di interventi strategici per sviluppare un progetto a lungo termine, realizzando la decarbonizzazione territoriale a piccoli passi e con modalità strategiche integrate.
Un progetto pilota perciò, che potrà essere replicato anche in altre realtà, e rappresentare una best practice che altri comparti possano prendere a modello per ridurre le emissioni e sviluppare positivamente i territori. Decarbonizzare, anche l’industria, si può.