Transizione energetica, accordo ENEL – Santander

Firmato oggi il protocollo d’intesa tra Enel e Santander. Attraverso Enel X Global Retail, dedicata ai servizi energetici avanzati del Gruppo Enel, progetterà soluzioni personalizzate chiavi in mano per i clienti, mentre Santander fornirà finanziamenti su misura.

Il protocollo d’intesa promuoverà in particolare la collaborazione tra i due gruppi per la fornitura e il finanziamento di impianti solari, batterie al litio e soluzioni per l’efficienza energetica per famiglie, Pmi e aziende.

I due gruppi contribuiranno così ad accelerare la transizione energetica dei clienti verso modelli più sostenibili, aiutandoli a ottimizzare in modo sostanziale il proprio consumo energetico.

L’annuncio arriva due giorni dopo la pubblicazione dei risultati dell’indagine CERVED Il rischio di transizione nel sistema produttivo italiano, condotta su 683 mila società di capitali, che coprono circa l’80% del fatturato totale delle aziende e 10 milioni di addetti complessivi. 

Secondo l’analisi. 35 mila società italiane potrebbero non reggere l’urto degli investimenti necessari a riconvertire i processi di produzione e uniformarsi agli obiettivi europei di emissioni zero al 2050. La transizione energetica è però, al contempo, anche una grande opportunità, con un potenziale di investimento di 20,6 miliardi di euro per la trasformazione sostenibile dell’industria del nostro Paese.

I processi di riconversione richiederanno investimenti per circa 57 mila società (l’8,4% del campione) che danno lavoro a 1,3 milioni di addetti e in cui si concentrano 285 miliardi di euro di debiti finanziari, poco meno del 31% di tutto il sistema delle imprese. Di queste, 35 mila (il 5% del campione)potrebbero non avere i fondamentali necessari per sostenere gli investimenti nei processi di transizione energetica senza compromettere il proprio equilibrio finanziario.

Una sfida, quella della transizione energetica, che si fa sempre più complessa, rappresentando al contempo una grande opportunità per piccole, grandi e medie imprese. Rimane da vedere chi sarà capace di coglierla.

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