Si è tenuto il 15 marzo il primo incontro di Our Inclusive Energy Future, la Commissione globale IEA sulla transizione energetica centrata sulle persone. I membri partecipanti, figure di alto profilo in materia di energia e clima, provengono da Africa, Americhe, Asia ed Europa
Guidata dal primo ministro danese Mette Frederiksen, la Commissione globale, nota anche come Our Inclusive Energy Future, esaminerà i modi per garantire che le persone siano al centro delle transizioni verso l’energia pulita in tutto il mondo. L’incontro è stato convocato da Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA, presieduto da Dan Jørgensen, ministro danese del clima, dell’energia e dei servizi pubblici, e copresieduto da Sophie Gladima, ministro senegalese del petrolio e dell’energia.
La commissione ha il compito di fornire raccomandazioni chiave come input per la COP26 a Glasgow in novembre. Come ha affermato Birol, al centro dei lavori della commissione è soprattutto la questione per cui la transizione energetica influenzerà necessariamente i mezzi di sussistenza delle persone. Nasceranno nuove carriere e saranno creati nuovi posti di lavoro, ma dal processo verranno influenzati anche i lavoratori e le comunità che dipendono da industrie e combustibili, destinati al declino
Mentre i paesi cercano di far progredire i loro passaggi verso le tecnologie energetiche pulite, il successo di questi sforzi dipende dal consentire ai cittadini di beneficiare delle opportunità e superare le interruzioni. Questo include impatti sociali ed economici su individui e comunità, nonché questioni di accessibilità ed equità, non ultime le comunità energetiche.
Il futuro energetico inclusivo esplorerà queste domande in profondità, puntando sulle persone come partecipanti attivi nel processo di transizione energetica.